Roberto Ferrari

... sul treno tra Mantova e Bologna! ... con la nebbia, con il sole.

Ho formato la mia  vena artistica nella pianura emiliana. I miei natali nella terra dei Gonzaga, la conclusione degli studi e la specializzazione a Bologna.  

Tanti trasferimenti in treno con la nebbia "fitta": un foglio bianco che contiene tutte le immagini della mente. Mi basta una matita e la nebbia si dirada. Sul foglio appare l'immagine che solo io vedevo incorniciata dal finestrino. Immagine ricca di contrasti, ricca di particolari. Un gusto maniacale dei particolari mi fanno amare il Ritratto. Mille piccoli tratti di matita, sono un riassunto già troppo conciso, per descrivere l'iride di un occhio dallo sguardo intenso.

Tanti trasferimenti con il sole alto "forte": colori saturi che riempono le vene, come tubi di colore da stendere sulle tele.

L'impazienza di arrivare per riempire quelle tele, con quell'intesità negli occhi, nella mente. Oppure il sole basso, tenue della sera ... Un acquarello autunnale, caldo,  un'amalgama di colori stemperati, tenuti insieme dalle ombre lunghe del sole calante.